Corden Pharma: inviata la procedura di licenziamento collettivo per 82 lavoratori
La vertenza Corden è un problema di tutti e non solo del Sindacato
È stata formalmente inviata alle organizzazioni sindacali territoriali la procedura di licenziamento collettivo per 82 lavoratori di Corden Pharma Sermoneta. Una vertenza che inizia nel 2018 per poi configurarsi nel 2019 in una procedura di accordo prefallimentare e che prevede un esubero di centinaia di lavoratori. Un percorso difficilissimo, caratterizzato da grandi sacrifici da parte dei lavoratori affinché l’azienda potesse arrivare a dicembre scorso al voto favorevole dei creditori al concordato preventivo che prevedeva la continuità aziendale su tre principali aspetti, ristrutturazione dell’organico aziendale, con la salvaguardia di circa 300 posti di lavoro; il progressivo spostamento del business aziendale verso settori a maggiore marginalità; la cessione a terzi, dopo un periodo di affitto, di un ramo aziendale “non core” (per l’appunto la piattaforma ecologica). Ad aprile il Tribunale di Latina ha emesso il decreto di omologa per il concordato. Fino ad arrivare ai nostri giorni, che nonostante la normativa vigente offra la possibilità di usufruire ancora di ammortizzatori sociali, si prende atto che l’azienda procede spedita nell’intenzione di abbassare i propri costi del personale. Di certo l’attuale situazione pandemica da COVID-19 non aiuta le imprese in difficoltà, e gli investimenti sul territorio tanto attesi, per ora sono solo promesse. Di sicuro c’e’ soltanto l’amarezza dei lavoratori che con grande senso di responsabilità in questa vertenza hanno rinunciato a pezzi importanti di salario. Giuseppe Consoli – Struttura interna Femca CISL Latina “ La nostra battaglia continua insieme ai lavoratori, sui tavoli, per trovare una soluzione che non lasci nessuno abbandonato al suo destino”. Ricordiamo che la Corden Pharma di Sermoneta è uno dei siti produttivi più grandi sul territorio Pontino, il quale si posiziona al vertice del mercato farmaceutico che vede proprio la nostra provincia nei primi posti in Europa. La vertenza Corden Pharma deve essere la priorità nelle agende di tutti e non solo del sindacato. Le Istituzioni e la politica devono intervenire per velocizzare gli investimenti necessari, affinché si mettano in campo delle azioni concrete a sostegno di ”Corden”, a salvaguardia non solo del livello occupazionale, ma garantendo anche una produttività nel tempo. Attendiamo ancora gli impegni presi ad inizio della vertenza dalla Regione Lazio e dal Ministero per lo Sviluppo Economico, per un piano di sviluppo del nostro territorio. In questa fase pandemica potrebbero essere affidate delle produzioni legate ai vaccini, commesse importanti per la tenuta dei livelli occupazionali e la riduzione degli ammortizzatori sociali. Crediamo pertanto che a distanza di anni, i lavoratori della Corden Pharma abbiamo il diritto di sapere l’esito dei loro destini.