UNA DONNA PROMETTENTE
Cassie Thomas è sempre stata considerata una donna promettente, con uno splendido futuro davanti a sé. In seguito alla scomparsa di Nina, la migliore amica, Cassie ha devoluto completamente la propria vita al suo ricordo: ogni notte, infatti, la donna si reca in un locale e, fingendosi ubriaca, adesca degli uomini che, col pretesto di aiutarla, vorrebbero approfittarsi della situazione per consumare un rapporto non consensuale. Cassie si elegge come paladina della giustizia per cercare di condannare – almeno a livello morale – il comportamento di questo genere di adescatori, nella speranza di riuscire a risanare una mentalità retrograda e maschilista e, allo stesso tempo, preservare il ricordo della migliore amica, morta suicida in seguito a una situazione analoga. La protagonista comincerà a rivalutare la propria missione, quando incontrerà un vecchio compagno di università, Ryan, che le rivela che Al (lo stupratore di Nina) convolerà presto a nozze. Cassie deciderà di dare inizio alla propria vendetta.
Uscito nelle sale italiane il 24 giugno 2021, “Una donna promettente” è l’esordio alla regia di Emerald Fennel, attrice divenuta nota in seguito all’interpretazione in “The Crown” (2016 – in corso) di Camilla Parker-Bowles. “Una donna promettente” è stato in lizza come “Miglior film” agli Oscars 2021, aggiudicandosi però la statuetta come “Migliore Sceneggiatura Originale”.
Fra gli interpreti di questo film spicca soprattutto Carey Mulligan (“Il grande Gatsby”, 2013) che si conferma essere un’attrice di talento e poliedrica, produttrice esecutiva del film. Fra i produttori, invece, Margot Robbie, omaggiata con uno dei travestimenti iconici di Cassie.
“Una donna promettente” è un revenge movie e tratta di tematiche molto contemporanee e forti a cui il reparto di fotografia e del reparto costumi hanno scelto di contrapporre visivamente una palette di colori pastello, un rimando al mondo delle fiabe e dell’innocenza, completamente perduto e assente nel corso della storia.
Al centro della vicenda il dibattito delle responsabilità in caso di una violenza sessuale. Sappiamo bene come la società e la giustizia spesso condannino la vittima e non il carnefice, puntando il dito contro il vestiario, i comportamenti o la situazione in cui la vittima si è “cacciata”. Nina, come molte altre, è stata doppiamente oltraggiata sia da parte di Al e dei testimoni di quanto le sia accaduto, ma anche dalle autorità scolastiche e giuridiche che hanno voluto deliberatamente insabbiare il caso. L’unica che le ha sempre creduto e che è rimasta al suo fianco, anche in seguito alla morte, è stata proprio Cassie. La protagonista, infatti, non è in grado di andare avanti, dimenticare e voltarsi dall’altra parte di fronte a questa ingiustizia, contrariamente anche alla madre di Nina, che cercherà di convincerla a rassegnarsi alla realtà. Una realtà che sostiene che se una donna sia ubriaca e venga sessualmente molestata se la sia andata a cercare. Una società che condanna ancora una donna che vive liberamente la propria sessualità e che se è vittima di uno stupro non è difendibile perché non consono al suo ruolo.
Questo è un mantra che spesso sentiamo dire da chi manca di empatia e di rispetto per il prossimo. Una violenza non è mai giustificabile, ma anzi deve essere perseguibile giuridicamente.
Per questo, Cassie abbandona la propria vita promettente e decide di dedicarla interamente alla vendetta, una di quelle servita fredda su un piatto d’argento. La donna promettente è abbastanza intelligente da comprendere che l’unico modo per dare giustizia a Nina è rendere la vita dei suoi carnefici un inferno. Attuando un piano ben studiato, Cassie riuscirà nel proprio intento, arrivando a fare di tutto pur di consegnare Al alla giustizia.
“Una donna promettente” è un film che non vanta di certo per l’originalità del tema, quanto per il modo in cui sia stato scritto. La sceneggiatura è potente, coinvolgente e riuscita (seppure ci siano un paio di punti poco convincenti), in grado di colpire nel profondo lo spettatore che si ritroverà a sostenere l’evolversi del piano di Cassie.
“Una donna promettente” è un manifesto contro la violenza di genere, una critica a un sistema giudiziario fallace e corrotto, e a una società ancora condizionata da una mentalità retrograda e moralista.
VOTO 7/10
Articolo a cura di Sara Paterniani