INTERVISTA AGLI ULTRANOIA: 4 nuovissimi singoli
Gli Ultranoia sono un nuovo progetto direttamente da Caserta con influenze punk rock. Abbiamo avuto il piacere di intervistarli in occasione dell’uscita dei loro primi 4 singoli.
–Chi sono gli Ultranoia e com’è nato questo progetto?
Ciao Martina ci teniamo a ringraziarti per l’interessamento sia tuo che di Rivista Zoom, siamo lieti e veramente onorati di ricevere questa intervista.
Ultranoia prende il nome da una nota canzone dei Verdena, ma ci è piaciuto anche la parola in sé che rispecchiava a pieno il mood che viviamo.
Prima di essere una band, siamo quattro ragazzi amici da una vita, uniti anche dalle stesse influenze musicali, che hanno deciso di fare musica per raccontarsi.
Marco e Alessio (batteria e voce), hanno danno l’input , Andrea e Gigi (basso e chitarra) hanno seguito a ruota.
Abbiamo un’età compresa tra i 29 e i 26 anni e anche se facciamo lavori diversi, molti di noi fanno musica da tanto tempo. In particolare Marco e Gigi hanno condiviso palchi negli anni con altre formazioni (One Shall Stand/Face Your Enemy/Kaepan/It Ends With Us), Alessio (Above the trees)
-Ad aprile 2020 è uscita la vostra prima canzone “Mannaggia a me”. Com’è stato fare musica durante il periodo di lockdown?
Si, è stato un esperimento. Avevamo scritto questo brano in sala prima del lockdown, ma ci siamo ritrovati chiusi in casa e con tanta voglia di pubblicarlo.
Ad aprile 2020 ci siamo decisi a metterlo online nonostante la severa chiusura per tastare il terreno. Abbiamo avuto feedback abbastanza positivi che ci hanno spinto a completare l’ep.
-Avete band o artisti che vi hanno portato a fare questo genere?
Le nostre influenze sono le più variegate. Ma diciamo che per la maggiore prendiamo spunto dai Verme, Gazebo Penguins, Fine Before You Came. Anche i nostri amici Riviera e Gomma sono stati fonte d’ispirazione.
-Cosa pensate del punk rock in Italia?
Negli ultimi anni ad essere sinceri abbiamo vissuto una scena punk rock abbastanza in decadenza, e la cosa ci rattrista ovviamente perché siamo nati e cresciuti sotto questa musica.
Altri generi per tendenza hanno conquistato il grande pubblico, ma onestamente la cosa non ci tocca. Se facciamo musica la facciamo in primis per noi: se qualcuno si rispecchia nei nostri testi e nel nostro sound, poi siamo molto più che felici.
-Di cosa parlano i vostri primi 4 singoli?
Sono la fusione di un disagio generazionale misto a delusioni amorose e paranoie derivate dal lockdown. Il tutto però “sdrammatizzato” da melodie abbastanza sbarazzine e sound rude.
–State programmando qualche live per il 2021? Cosa possiamo aspettarci?
La situazione attuale vede un netto miglioramento per quanto riguarda gli eventi e la musica live, abbiamo ricevuto proposte per probabili concerti ma al momento non abbiamo in vista nulla di certo.
Se fosse sicuro andare ai concerti (quelli veri) e vedere la gente pogare e cantare le canzoni da sotto il palco lo faremmo senza esitare.
Quello che è certo è che stiamo scrivendo altri brani ed a breve rilasceremo anche il nostro primo video ufficiale.
Grazie, è stato un piacere!
Ultranoia
Intervista a cura di Martina Nardoni