Stelle cannibali che danno spettacolo nel cielo notturno
Erano circa le 19:00 dello scorso 18 marzo quando Yuji Nakamura, appassionato astrofilo giapponese, con la sua strumentazione amatoriale si accorge di qualcosa di strano in cielo: una nuova stella è nata nella costellazione di Cassiopea! La notizia arriva subito ai ricercatori dell’università di Kyoto che decidono di dirigere il grosso telescopio Seimei di 3.8 m, situato in cima al monte Chikurinji, verso quella che sembrava essere una stella nova [1]-[2].
Studiando il colore di questa stella, cioè il suo spettro, i ricercatori di Kyoto sono riusciti a capire che in realtà non era affatto un bebè di stella che aveva iniziato a brillare, ma la fine atroce di una stella cannibalizzata: una semplice Nova classica.
Cosa è una Nova classica. Dalle ultime stime pare che circa l’85 % delle stelle in cielo non siano solitarie, ma abbiano almeno un compagno: si dice che formano sistemi stellari binari. Quindi è comune trovare in cielo due stelle che ruotino una attorno all’altra. Come tra noi umani non per forza una coppia è formata da persone con la stessa o simile età, così è tra le stelle. Questa Nova classica in Cassiopea nasce da un sistema composto da una stella, comunque avanti con l’età, una gigante rossa, e una, purtroppo, già morta e in raffreddamento da tempo (una nana bianca). Non proprio una bella storia questa. Cosa hanno scoperto quindi i ricercatori di Kyoto? La nana bianca, pur se morta, come fosse uno zombie, con il suo campo gravitazionale ha iniziato a rubare materia, energia, dagli strati più esterni della gigante rossa. In questo modo la nana bianca ha cercato di resuscitare in qualche modo accumulando nuovo idrogeno, vitale per le stelle, sulla sua superficie. La nana bianca è riuscita evidentemente a rubare così tanto idrogeno dal compagno anziano che tutto quell’idrogeno, compresso dalla gravità del nucleo della nana bianca stessa, ha innescato una violenta reazione di fusione nucleare e riaccendendo la stella in cielo. Così una nana bianca, cannibalizzando una vecchiarella gigante rossa, ha fatto questo botto pazzesco che è stato possibile ben vedere qui sulla Terra, cioè a più di 5 mila anni luce di distanza, anche con un semplice binocolo amatoriale [3].
Normalmente però queste Nove tornano a brillare solo per qualche giorno o settimana, poi si rispengono per ritornare alla loro condizione di quiescenza. A seconda del grado di furbizia della nana bianca, potrebbe però succedere che questo fenomeno si riverifichi nuovamente: l’amore che anima questa coppia di stelle potrebbe riaccendersi, ma non prima di mille/100 mila anni. Staremo a vedere.
Cieli sereni e stellati!
Per saperne di più:
[1] https://www.nao.ac.jp/en/news/topics/2021/20210319-nova.html
[2] https://skyandtelescope.org/astronomy-news/observing-news/bright-nova-erupts-in-cassiopeia/
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Nova
Articolo a cura di Andrea Alimenti