A caccia di alieni – dove sono tutti quanti?
Solo nella nostra galassia ci sono almeno 200 miliardi di stelle, la stragrande maggioranza delle quali con pianeti potenzialmente abitabili, eppure non vola una mosca. Dove sono gli altri, perché non li troviamo, insomma possibile che non ci siano altre forme di vita sparse nell’Universo? Dove sono tutti quanti? Questo è il paradosso di Fermi.
L’età delle prime stromatoliti sulla Terra è stimata intorno ai 3.5 miliardi di anni. Le stromatoliti sono rocce sedimentarie formate grazie all’attività di microorganismi fotosintetici. Queste ci dicono che la vita qui è comparsa subito: non appena la Terra si è raffreddata a sufficienza, ecco i primi batteri. Nonostante questa fretta di voler comparire subito, la vita ci ha riflettuto a lungo prima di evolversi in forme davvero interessanti ed intelligenti come noi.
Per capirne la lentezza facciamo finta di condensare tutta la storia della vita sulla Terra in un anno solare partendo dal primo gennaio. Il 27 Maggio comparirebbero le prime cellule con un nucleo e fino alla fine di Ottobre, sulla Terra, non ci sarebbero altro che cellule sparse qua e là a riprodursi. Solo il 2 di Novembre comparirebbero i primi organismi pluricellulari, il 15/11 le prime piante, il 24/11 qualche sagace vertebrato inizierebbe a muoversi sulle terre emerse, il 9/12 i primi dinosauri, questi scomparirebbero il 24/12, il 31/12 alle 10 del mattino avremmo la comparsa dell’antenato comune tra noi e gli scimpanzè, alle 23:32 nascerebbe in Africa la specie Homo sapiens, alle 23:58:20 terminerebbe l’ultima glaciazione e l’uomo diventerebbe coltivatore [1]. La nostra storia, quella che studiamo sui libri dalle elementari, occuperebbe solo l’ultimo minuto di questo anno così condensato.
Se quindi la comparsa della vita può essere un semplice processo chimico-fisico, e come tale allora ineluttabile ogniqualvolta si presentino nell’universo le stesse condizioni della Terra primordiale, l’evoluzione della vita in forme intelligenti potrebbe essere molto più difficile. Per questo, di tutte le stelle che abbiamo in cielo, quelle che potrebbero ospitare sui loro pianeti esserini intelligenti, sono solo le stelle più simili al sole: quelle quindi con una vita stabile lunga diversi miliardi di anni e necessaria a questa lenta evoluzione.
Nonostante questo, di luoghi potenzialmente abitati da esseri intelligenti ce ne sarebbero comunque tanti. Dove sono allora tutti quanti? Perché non ci vengono a salutare? Che gli abbiamo fatto di male?
La prima possibilità è che effettivamente questo processo evolutivo, come avvenuto sulla Terra, sia qualcosa di altamente improbabile. Quasi una unicità la nostra storia.
La seconda possibilità è che pur esistendo, le varie civiltà aliene siano troppo lontane da noi. Sicuramente affrontare un viaggio interstellare con navi sufficientemente grandi da ospitare un numero tale di individui utili a garantirne la continuità per anni, secoli, millenni è un’impresa davvero omerica. Ma comunicazioni radio sarebbero più fattibili, perché pur stando in ascolto, non riceviamo nulla? Possibile che solo noi abbiamo raggiunto questo progresso tecnologico?
Resta una terza possibilità, più un monito per noi che un’appagante risposta al paradosso di Fermi: le civiltà intelligenti sono altamente instabili. Solo le civiltà più intelligenti possono godere della stupidità necessaria all’autodistruzione. Strutture sociali altamente complesse, guerre nucleari, armi batteriologiche, disastri ambientali, inquinamento incontrollato, e chi più ne ha più ne metta, sono con molta probabilità le uniche cause che possiamo individuare come responsabili di questa solitudine cosmica. Quando compaiono razze intelligenti, la loro esistenza, minata da scelte stupidamente pericolose, è così breve da rendere molto improbabile l’incontro temporale e spaziale con altre razze [2]. E questo, più che portarci con la testa a ragionar di stelle, dovrebbe farci riflettere sul come trattiamo altri nostri simili e con quale cura ci occupiamo della nostra unica casa, il pianeta Terra. Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità…
Cieli sereni e stellati!
Per saperne di più:
[1] Storia compatta della vita – Deproducers : https://youtu.be/5J_5Vrf-Dyg
[2] Paolo Saraceno: Il paradosso di Fermi Quaderno N°4 di Ricerca Aerospaziale; IBN Editore marzo 2019 (www.ibneditore.it)
Articolo a cura di Andrea Alimenti