La scuola, il docente e le dinamiche di gruppo.
Nel precedente articolo sono stati forniti alcuni spunti di riflessione riguardo il concetto di leadership e di come quest’ultimo possa essere analizzato non solo in chiave negativa, ma, bensì, positiva. In questo senso, allora, nel traslare il discorso dall’ambito sociale a quello educativo possiamo notare quanto sia importante, specialmente nell’ambito scolastico, lavorare sullo sviluppo di una leadership positiva; che possa proficuamente influenzare il gruppo verso giusti comportamenti sociali.
A dispetto del carattere impersonale con cui spesso imposto i miei articoli, vorrei sottolineare che lo spunto di riflessione riguardo questo discorso è partito dai miei alunni, i quali ogni giorno mi insegnano a crescere.
Dunque, mi sono spesso chiesta che cosa può rendere un bambino felice quando si trova a scuola? La risposta è molto semplice: i compagni. Il compagno è una persona con cui generalmente si condividono gioie e paure della vita scolastica; un punto di riferimento a cui legarsi per crescere insieme.
Inoltre, come hanno confermato anche moltissimi studi di carattere psicologico, e non solo, l’interdipendenza, il senso di appartenenza e la formazione di legami sono i presupposti di base che servono per una formazione matura della persona.
Detto questo, allora, perché non sfruttare la componente “gruppo” per far sì che siano gli alunni stessi ad indirizzare gli altri?
Affinchè ciò si realizzi, però, è indispensabile un’altra componente: vi deve essere un legame di fiducia tra l’insegnante e il gruppo con cui sta lavorando. I bambini tendono sempre a riprodurre l’esempio che hanno davanti a loro.
Il primo leader della squadra, allora, è proprio il docente che lavora per la nascita di un obiettivo comune, ossia, la cooperazione.
Il sentirsi parte di un gruppo e l’essere guidati da una persona che i bambini pensano sia in grado di farlo crea il senso di appartenenza di cui si è parlato prima.
In termini psicologici, una delle caratteristiche del gruppo (che si noterà sotto forma di comportamento) è l’aderenza a regole, criteri e credenze relative a determinate idee che sono ritenute giuste.
Ogni docente, in conclusione, può a mio parere raggiungere grandissimi obiettivi formativi se si considera parte integrante del gruppo con cui opera.
Articolo a cura di Ilaria Genovesi