La pasta non fa ingrassare?!?

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Sulla base di una ricerca dell‘I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (Isernia), si può infatti affermare che la pasta non è causa di obesitá (sia generica che addominale), anzi aiuta il corpo a preservare il suo benessere mantenendone il peso forma.

La ricerca, pubblicata su Nutrition and Diabetes, è stata effettuata grazie a due studi differenti, effettuati nello stesso Dipartimento:

_il primo, il Moli-Sani, avviato nel 2005 ha coinvolto 25.000 cittadini del Molise, analizzando i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori

_il secondo studio, INHES (Italian Nutrition & Health Survey) è un programma di ricerca pensato per individuare il rapporto tra gli italiani e la conoscenza sull’alimentazione, attraverso le loro abitudini, le loro consapevolezze e il modo in cui si rapportano al cibo.

“La pasta”, informa Licia Iacoviello (capo del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale del Neuromed) è spesso considerata un fattore da eliminare quando si segue una dieta per perdere peso. 

Alla luce di questa ricerca, possiamo dire che non è un atteggiamento corretto. Il messaggio che emerge da questo studio, come da altri lavori scientifici già emersi nell’ambito dei progetti Moli-sani e INHES, è che nella moderazione dei consumi la pasta rappresenta un vantaggio per la salute.

Tuttavia, bisogna essere equilibrati nella scelta dell’alimentazione: 50 gr di pasta al giorno (o il 10% del supporto calorico giornaliero) rappresentano una quantità genericamente giusta per mantenere il benessere fisico e mentale; ovviamente in base al peso, al sesso e alle caratteristiche personali le quantità possono variare.

Articolo a cura di Luca Furgiuele

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