Democrazia americana sotto attacco
Foto e immagini shock arrivano da Washington DC, durante la certificazione della vittoria democratica alle elezioni presidenziali americane: una folla di sostenitori del presidente uscente Donald Trump, è riuscita ad entrare nel parlamento ed interrompere la cerimonia.
Un vero e proprio colpo di stato, che segna una tristissima pagina della storia americana e della sua democrazia; le modalità con cui centinaia di persone hanno invaso la seduta parlamentare non sono ancora chiare, ma le autorità sono intervenute tempestivamente per proteggere i senatori. Le cariche politiche presenti nell’aula, sono state fatte accasciare per terre e rifugiare sotto i banchi, mentre all’infuori delle stanze, impazzavano scontri e proteste accese. Il campidoglio è stato messo a ferro e fuoco da cosiddetti “patrioti”, aizzati nel corso di queste ultime settimane dallo stesso Trump attraverso le sue piattaforme social. Anche se non è arrivata ancora l’ufficialità, sembrerebbe che le proteste siano state organizzate nei minimi dettagli, riuscendo a bypassare i sistemi di difesa del parlamento senza troppi problemi; rilevante infatti, è stata la presenza all’interno del campidoglio di armi da fuoco introdotte dai suprematisti. Dalle immagini che ci giungono dalla capitale, si vede chiaramente come una minoranza repubblicana si sia appropriata della sala congressuale, salendo sulla poltrona del presidente della camera.
Alcune persone sono state arrestate mentre altre sono in stato di fermo. Le autorità hanno disposto un coprifuoco a partire dalle 18:00 del pomeriggio stesso; sembrerebbe inoltre che ci siano dei feriti, ma i media ancora non confermano notizie a riguardo. Donald Trump è intervenuto solo qualche ora dopo l’inizio degli scontri, chiedendo che cessassero le violenze. Non è chiaro, da un punto di vista giuridico, quanto l’oramai ex presidente stia rischiando penalmente, ma bisognerà accertare un suo coinvolgimento nei fatti. Certo è che l’accaduto rappresenta una pagina nera, come ha dichiarato Joe Biden, nella storia dello stato di diritto americano e non solo.
Articolo a cura di Lorenzo Cedrone