La fine del Cinepanettone
C’era una volta il tanto odiato e amato film italiano di Natale, quello che – per bocca di pubblico e produzione – faceva «staccare per un’ora e mezza la spina dai problemi quotidiani, grazie alla forza della risata». Questo rito, ripetuto ogni dicembre, accompagnava in sala, come una sorta di giustificazione, la folla, in un periodo di fuoco che viaggiava all’incirca tra il 20 di dicembre e, alcune volte, fino a gennaio inoltrato. Altri tempi, lontanissimi. Perché, il Cinepanettone, neologismo datato e ormai entrato nel vocabolario quotidiano, c’era una volta e, ora, non c’è più.
C’erano una volta le piste innevate di Saint Moritz o il sole caldo delle Bahamas. Le battute “no sense”, i continui tradimenti, i corpi femminili usati come gag ma soprattutto la voglia irrefrenabile di ostentare benessere, segno di un tempo andato.
Insomma, se una volta le grosse produzioni hollywoodiane arrivavano in Italia impaurite dalla coppia De Sica & Boldi, adesso è saltato un vecchio ricordo.
Colpa delle trame copiate e ricopiate negli anni ed alla secca bocciatura delle nuove generazioni che su internet definiscono “trash” il Cinepanettone.
Eppure, il film di Natale ha raccontato quello che era un pò l’italiano medio degli anni anni ’80 e ’90: un gran festaiolo spensierato.
Cambiano i tempi, l’economia che si inceppa ed il futuro che diventa un più grigio, togliendo l’entusiasmo di una volta, cancellando di fatto la voglia di andare al cinema a vedere una commedia che dia l’impressione di qualcosa di già visto.
Il duo comico Boldi- De sica sembra esser sulla via del tramonto, lasciandoci un pò di nostalgia dei loro natali spensierati e delle colonne sonore, che quelle si che sono senza tempo.
Articolo a cura di Luca Giordano