I BES e gli strumenti didattici per l’inclusione
Sempre più spesso in ambito scolastico, e non solo, si sente parlare dell’oramai accertata esistenza di strumenti compensativi che devono essere messi a disposizione dall’istituzione scolastica a favore degli studenti che presentano bisogni educativi speciali(BES).
Nell’entrare nel fulcro del presente discorso si incorre in due interrogativi che devono necessariamente essere risolti prima di poter proseguire: cosa vuol dire bisogni educativi speciali? Cos’è uno strumento compensativo?
La risposta al primo quesito sfocia in una definizione del bisogno speciale il quale include tutte quelle categorie di bambini che portano con sè delle fragilità che devono essere accettate ed, anzi, valorizzate.
Dunque, a rientrare nel campo sono gli studenti con disabilità, studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, discalculia ecc..), alunni con disturbo da deficit di attenzione iperattività (ADHD), ma anche coloro che si trovano in una situazione di svantaggio economico, linguistico o culturale.
La risposta al secondo interrogativo prende in causa, invece, una definizione più tecnica la quale definisce gli “strumenti compensativi” come tutte quelle tecnologie che facilitano la prestazione del bambino quando entra in gioco la sua abilità deficitaria.
Dunque, facendo riferimento ad un esempio pratico: si ponga il caso di un alunno il quale presenta difficoltà di calcolo. A scuola l’insegnante presenta un compito che, per la sua risoluzione, presenta proprio la messa in atto di questa abilità. Come può reagire un bambino davanti a tale sfida?
“L’arma” a suo favore nasce proprio dall’utilizzo della compensazione.
Quali sono, quindi, questi strumenti? A seconda della mancanza manifestata si utilizzano vari strumenti:
-Il word processor è uno strumento che permette, tra le varie funzioni, di modificare testi, aggiungere immagini, scrivere formule.
– I processori di sintesi vocale consentono di ascoltare/ scrivere dei testi digitali.
-Le mappe concettuali aiutano a riassumere visivamente l’argomento trattato concentrando l’attenzione sui punti più importanti dello stesso.
Concludendo, gli strumenti compensativi sono un valido aiuto alla didattica, oltrechè essere fondamentali per non generare in questi alunni sentimenti di frustrazione. Il loro utilizzo andrebbe maggiormente messo in atto in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Articolo a cura di Ilaria Genovesi