GIOSUE’ CARDUCCI, IL PRIMO PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ITALIANO
Oggi vi presentiamo l’atto di battesimo e cenni storici su Giosuè Alessandro Giuseppe Carducci (Valdicastello, 27 luglio 1835 – Bologna, 16 febbraio 1907), poeta, scrittore, critico letterario e accademico italiano.
DUBBI SUL NOME DI BATTESIMO
Il nome è spesso riportato come «Giosue», senza accento, poiché secondo alcuni questa forma sarebbe stata preferita dal poeta.
La diffusione di questa forma si può spiegare, secondo Giuseppe Fumagalli e Filippo Salveraglio, con un errore nella trascrizione dell’atto di nascita nella biografia del poeta di Giuseppe Chiarini: Giosue, Alessandro, Giuseppe Carducci ecc. Questi dice di aver riportato l’atto di nascita del Carducci già
pubblicato da Giuseppe Picciola nelle note al suo Discorso: Giosue Carducci, ma se si consulta l’atto di nascita riportato da Picciola si trova scritto: Giosuè, Alessandro, Giuseppe Carducci…
CENNI STORICO-GENEALOGICI
Michele Carducci (1808-1858), studente di medicina a Pisa, figlio di Giuseppe, leopoldino conservatore, e di Lucia Galleni, era uomo dalle forti passioni politiche e di tempra irascibile. Da giovane fu un cospiratore rivoluzionario, e in seguito ai moti francesi del 1830 sognò che anche in Italia il corso degli eventi potesse prendere una direzione simile. Dopo che le autorità intercettarono una sua lettera, fu arrestato e confinato per un anno a Volterra, dove conobbe la bella e colta Ildegonda Celli (1815-1870),
figlia di un orefice fiorentino ridotta come lui in condizioni di povertà.
Al termine del confino tornò a Pisa dove completò gli studi, e andò poi a vivere in Versilia a Valdicastello, una frazione di Pietrasanta, sua terra natale. In questa località sposò la Celli il 30 aprile 1834.
È qui che il figlio primogenito di Michele e Ildegonda, Giosuè Carducci nacque la sera del 27 luglio 1835, venendo battezzato nella chiesa locale il giorno successivo. La scelta del nome fu contesa dai genitori; il padre voleva chiamare il nascituro Giosuè, come un amico reincontrato, dopo parecchio tempo, durante la gravidanza della moglie, mentre Ildegonda avrebbe preferito Alessandro, come suo padre in quel momento gravemente malato. La spuntò Michele, ma Alessandro fu comunque il secondo nome del futuro poeta. Giuseppe, il terzo nome, gli fu assegnato in omaggio al nonno paterno.
Articolo a cura di Lorenzo Cirelli