Cisl latina, vertenza Cuki: non sempre lo sciopero è la strada giusta
Nella giornata di ieri si è tenuta in Prefettura a Latina la riunione con l’azienda Cuki di Pontinia e le OO.SS. CGIL, CISL e UIL di Latina, convocata a causa del perdurare dello sciopero dei dipendenti indetto da svariati giorni dalla UILTEC per chiedere migliori condizioni di vita lavorativa.
Il sito di Pontinia conta 60 dipendenti e rappresenta una specifica divisione per tutte le esigenze del marchio relative alla produzione di contenitori per uso alimentare in plastica, destinati al mercato Italiano ed Europeo; ogni anno escono 250 milioni di pezzi di contenitori in PP e 30 milioni di pezzi di contenitori in PET. La CuKi è un’impresa che da sempre attua iniziative di lotta allo spreco alimentare, sostiene associazioni impegnate nel sociale e ha nel suo DNA un approccio eco -friendly per tale motivo nell’ottica dell’economia circolare, nello stabilimento di Pontinia sono stati investiti negli ultimi anni diversi milioni di euro in progetti di collaborazione universitaria per l’implementazione di nuovi polimeri che vadano a superamento della plastica.
Malgrado questo quadro positivo, la realtà di Mazzocchio da sempre “lotta” per mantenere alta la qualità dei suoi prodotti a discapito di un numero elevato di scarti di prodotto finito, dovuti proprio alla complessità del processo di lavorazione che genera spesso dei prodotti che non passano il controllo qualità e che quindi non possono arrivare a destinazione. Altra criticità sono i costi elevati di distribuzione in quanto sono materiali che viaggiano su strada. E’ indubbio che un’azienda come questa che appartiene ad un comparto complesso quale è quello del manifatturiero, non può non confrontarsi con problemi di organizzazione di lavoro, sicurezza e qualità degli ambienti, ed è per questo che non sottovalutando mai le rimostranze dei lavoratori già nel 2017 chiedemmo ai vertici aziendale di darci evidenza oggettiva dei carichi di lavoro in fabbrica; dalla relazione prodotta dalla società di consulenza assunta dalla proprietà emerse che il carico operatore, calcolato tenendo conto dei rilievi, linea per linea, dava ancora margini di miglioramento dei tempi medi generando un’ulteriore capacità di recupero in efficienza dei processi.
Ovviamente come organizzazioni sindacali, non ci siamo fermati qui … ma abbiamo sempre mantenuto il tema aperto con i lavoratori e non interrompendo mai il tavolo di discussione con l’azienda proponendo azioni di miglioramento continuo.
Ma veniamo ad oggi dice Roberto Cecere Segretario della CISL di Latina “ come Cisl, intendiamo precisare che all’inizio di questa vertenza abbiamo continuato a sostenere con forza l’importanza di non interrompere il tavolo di trattativa con l’azienda in merito a questi temi ricorrendo allo sciopero, in quanto ci è sembrato da subito chiaro che l’entità delle richieste dei lavoratori, sebbene meritassero l’attenzione di sempre, avrebbero trovato risoluzione solo mantenendo il dialogo con la proprietà senza esporre le maestranze ad inutili fibrillazioni e ad importanti conseguenze in termini di salario e anche di tenuta occupazionale, infatti l’azienda ha detto che i contratti a termine non verranno confermati – continua Cecere – è evidente quindi come le azioni messe in campo dalla UILTEC hanno creato un effetto peggiore delle richieste che hanno spinto molti lavoratori a perdere giornate lavorative, salario e a mettere a rischio il rinnovo dei pochi contratti a termine “.
Importante l’azione di mediazione di S.E. il Prefetto Dott. M. Falco che ha riportato la questione all’interno dei confini aziendali, poiché l’incontro è terminato con la riapertura del confronto da parte di Cuki a condizione che venga revocato lo sciopero; presupposto che ha trovato accoglimento da parte della UILTEC che fin’ora ne aveva sostenuto il merito.
“Conosciamo da tempo le criticità dello stabilimento e gli enormi investimenti che la società sta facendo per fare in modo che il sito di Pontinia continui ad essere un polo nevralgico per il core business della plastica del gruppo Cuki – dice Elisa Bandini Segretaria della FEMCA CISL di Latina – ad oggi , come FEMCA CISL, possiamo constatare che con la nostra posizione eravamo sulla strada giusta; cosa insegna questa vicenda? che come sindacato il nostro compito primario è indicare ai lavoratori la strada attraverso una grande assunzione di responsabilità, il che comporta il valutare sempre le conseguenze delle azioni che si intraprendono perché ad oggi siamo ritornati al tavolo di discussione con la proprietà, cosa che non si sarebbe interrotta in quanto non abbiamo mai ricevuto segnali di chiusura in tal senso, ma con una sostanziale differenza: i lavoratori hanno perso giorni di lavoro e salario, mettendo anche potenzialmente a rischio il loro futuro lavorativo a causa delle conseguenze in termini di produttività a seguito del blocco delle lavorazioni.
QUESTO E’ RISULTATO DI 14 GIORNI DI SCIOPERO! A voi le valutazioni… Attendiamo una data d’incontro – conclude Roberto Cecere – continuando a restare vicini sempre ai lavoratori. Fiduciosi nel ripristino di un percorso che trovi le soluzioni che tutti noi ci aspettiamo, a tal proposito facciamo appello ad un passaggio del codice etico di Cuki : “ RISPETTIAMO LA DIGNIITA’ E LA PERSONALITA’ DI OGNI PERSONA. I NOSTRI RAPPORTI SONO CARATTERIAZZATI DA RISPETTO RECIPROCO, EQUITA’, SPIRITO DI SQUADRA, PROFESSIONALITA’ E APERTURA”.
La Redazione