“Le idee nuove necessitano di spazio.” (Paulo Coelho)
Nel precedente articolo si è cercato di spiegare l’importanza della didattica, la quale ingloba, come visto, l’insieme delle procedure adottate dal docente per spiegare e rendere comprensibili ai suoi alunni i vari contenuti disciplinari. Il processo di apprendimento, infatti, ha luogo soltanto grazie ad una precisa scelta di differenti metodologie che possano stimolare il bambino.
A tal riguardo, uno dei fattori che facilita l’attuazione in classe di una didattica efficace riguarda l’organizzazione dello spazio, detto anche ambiente di apprendimento.
Per ambiente di apprendimento si intende un luogo entro cui ha vita l’azione didattica. In altri termini, è uno spazio non solo fisico, ma anche mentale, culturale ed emotivo in cui l’alunno si trova ad agire ed entro cui acquisisce una certa predisposizione ad imparare.
Gli elementi che lo compongono, com’è facile immaginare, sono molteplici e (oltre a favorire autonomia ed esplorazione dell’alunno) spaziano dal clima di classe, creato dagli alunni e dal rapporto con il gruppo dei pari, alle relazioni dirette con il docente.
Come d’altronde hanno confermato anche molteplici studi effettuati all’estero è molto importante per le scuole riuscire a coniugare spazi di apprendimento innovativi con le aule tradizionali, in modo da formare nella classe stessa differenti zone di apprendimento.
Uno degli adattamenti più significativi dell’ultimo periodo riguarda, o dovrebbe riguardare, l’inserimento nelle aule di dispositivi digitali che permettano di creare ambienti stimolo innovativi, creativi e che producano materiali di facile condivisione.
Il rapporto tra spazio e didattica rappresenta, però, uno dei grandi problemi del mondo scolastico in quanto per essere affrontato necessita di tutta una serie di risorse necessarie, ma attualmentenon disponibili.
In una situazione di questo genere, allora, spetta al docente organizzare delle piccole “zone speciali” all’interno della classe che possano comunque aiutare l’alunno a vivere esperienze nuove.
Una buona organizzazione dello spazio così inteso influisce positivamente sulla qualità dell’apprendimento.
Articolo a cura di Ilaria Genovesi