L’estate ai tempi del Festivalbar
Sono passati 13 anni dall’ultima edizione del Festivalbar e il periodo estivo non è più lo stesso da allora. Infatti, era estate solo quando si iniziavano a vedere tre cose in TV: la pubblicità della Cedrata Tassoni, i Giochi Senza Frontiere e il fantastico Festivalbar.
Finite le scuole, in vacanza o ancora in città, senza cellulari e senza internet ma con tanta fantasia e passione per la musica, i ragazzi lo seguivano sui settimanali e incollati davanti al televisore. Dal 1964 al 2007 questo evento ha sancito ufficialmente in Italia l’inizio dell’estate. Vittorio Salvetti ideò questo format nel 1964 e lo pensò come una gara fra le canzoni estive: la misurazione delle preferenze del pubblico avveniva attraverso gli ascolti rilevati dai jukebox, disseminati nei bar di tutta Italia. Da ciò nasce lo spirito di questo festival: scovare il tormentone dell’estate e così è rimasto fino al 2007. Poco importava del vincitore, il punto centrale era sentire le canzoni del momento, capire come si stava muovendo il panorama musicale italiano ed internazionale. Sì, anche internazionale, perché, nonostante i premi venissero dati solo agli artisti italiani, su quel palco salivano anche cantanti o gruppi internazionali del momento, da Avril Lavigne ai Black Eyed Peas.
Metri di nastri sono stati sovrascritti nelle VHS di ogni casa, perchè guai a perdere l’appuntamento con il programma. Il vero successo del Festivalbar ci fu tra gli anni ’80 e il 2000, quando, acquistato dalle reti Fininvest, venne trasmesso su Canale 5, per poi approdare sul Italia 1 nel 1989. Due erano i punti forti di questo programma: i presentatori, passati alla storia, e gli artisti, colonna sonora delle estati italiane. Tra coloro che hanno condotto il Festivalbar si ricordano Claudio Cecchetto, Amadeus, Gerry Scotti, Fiorello, Alessia Marcuzzi e molti altri. Una tra le tappe storiche del format era a Lignano Sabbiadoro mentre la finale rigorosamente all’Arena di Verona a settembre, simbolo ufficioso della fine dell’estate.
Il declino è avvenuto dal 2006 al 2008 e tra le ragioni c’è la crisi economica della discografia in quel periodo (iPod, i lettori mp3 e la pirateria) che cambiò il mercato della musica e, purtroppo, portò tristi conseguenze anche al Festivalbar.
Secondo voi, ci sarà mai più un programma in grado di trasmettere emozioni del genere? Io spero in un magico ritorno, prima o poi.
Articolo a cura di Martina Nardoni