Riccardo Pedrizzi,Presidente UCID: “siano consentite le celebrazioni anche nelle aziende ”
Roma, 27/04/2020 : “Apprendiamo a seguito delle ultime comunicazioni ufficiali del Governo italiano che, nonostante siano venuti e verranno meno nelle prossime settimane molti dei divieti relativi all’emergenza epidemiologica, la libertà di culto non sia stata ancora pienamente riconosciuta e ripristinata anche nella sua irrinunciabile e costitutiva dimensione pubblica. Sono queste le parole di Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale del CST dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti ), dopo il discorso alla Nazione del Premier Giuseppe Conte.
“Non esiste un cristianesimo “privato”, esso stesso ha rilevanza e dimensione nello spazio pubblico e non spetta ne’ all’autorita’ politica, né ai virologi, né agli scienziati stabilire come e dove i cristiani possano manifestare la propria religiosità – prosegue Pedrizzi – , così come non può esistere un cattolicesimo con una comunione soltanto “spirituale” e non anche sacramentale e comunitaria, il quale si ridurrebbe ad una forma di gnosticismo come giustamente affermato dal Santo Padre nell’omelia di Santa Marta di venerdì 17 aprile 2020.
“Si fa fatica a comprendere perché molte altre attività siano state già autorizzate mentre le celebrazioni liturgiche restino soggette ai divieti. Per questa ragione come Comitato Tecnico Scientifico dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID) rappresentativa degli imprenditori e dei dirigenti d’azienda cattolici, ci uniamo ai nostri Vescovi nel chiedere il pieno ripristino del diritto naturale ed universale alla libertà religiosa, attraverso l’adozione di opportuni protocolli di sicurezza. Il mantenimento delle limitazioni verso tale diritto di libertà ormai oltre ogni giustificazione – spiega il presidente dell’UCID – costituisce un vulnus intollerabile, non possiamo non ricordare che limitazioni del genere non sono state adottate nemmeno nei regimi più autoritari dove non esistono le altre libertà.
“Come imprenditori e dirigenti d’azienda cristiani – conclude Riccardo Pedrizzi – , chiediamo anche la libertà di poter tornare a celebrare Messa all’interno delle nostre aziende, perché la fede è la linfa vitale non soltanto dell’assistenza sociale volontaria, ma anche di imprenditori, dirigenti, quadri e lavoratori chiamati a rimettersi in moto per sollevare il Paese dalle macerie non solo materiali ma anche spirituali lasciate dal Covid19.”
La Redazione