Coronavirus: tutta l’Italia è zona rossa

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato ieri sera in conferenza stampa la decisione del governo di estendere le restrizioni a tutto il territorio italiano a partire da questa mattina con la firma di un apposito decreto.

“Non ci sarà più una zona rossa, un’Italia uno e un’Italia due, ma ci sarà l’Italia, un’Italia zona protetta” nella quale saranno “da limitare gli spostamenti salvo che per lavoro, necessità o salute” e “il divieto di assembramento in locali aperti al pubblico”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa.

Questo significa, che nell’intero territorio nazionale le scuole e le università saranno chiuse fino al 3 aprile e varranno i divieti di spostamento già in vigore per le zone del Nord. Non è invece ancora prevista una limitazione dei pubblici trasporti.

Annuncia inoltre il premier: “Sono consapevole della gravità dei provvedimenti, ma sono costretto ad intervenire in modo ancor più deciso e adottare misure più stringenti per garantire la tutela della salute di tutti e per riuscire a contenere il coronavirus”.

In questo momento la salute è un bene preminente che richiede sacrifici: “Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia”.

Vediamo ora nel dettaglio tutti i divieti che il premier ha firmato nel Dpcm (http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73594) ieri sera, recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale.

SPOSTAMENTI

Si può uscire soltanto per andare al lavoro, per ragioni di salute o per altre necessità (per esempio per l’acquisto di beni essenziali). Si deve comunque essere in grado di provarlo mediante  un’autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

NIENTE ASSEMBRAMENTI

Basta feste e raduni. Sono vietati ovunque assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

FEBBRE 

Con febbre sopra i 37,5 chiamare il medico di base stando a casa ma senza andare al pronto soccorso per evitare di contagiare i sanitari e altri pazienti, né ovviamente recarsi in Case della salute o in ambulatori medici.

SPORT

Palestre chiuse, ma si può fare sport all’aria aperta rispettando la distanza minima di sicurezza di un metro.

VIETATI EVENTI

Sono sospese tutti gli eventi pubblici e privati, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi etc.). Sospese anche le attività dei centri culturali, ricreativi, sociali.

L’unica arma che abbiamo in mancanza di un vaccino, è rimanere a casa e ridurre in maniera drastica ogni forma di attività sociale. Questo è l’unico modo per contenere la diffusione del virus.

FATELO ANCHE VOI!

Articolo a cura di Giulia Patria

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