“This song saved my life”: il potere di una canzone
Tutti abbiamo una canzone nel cuore che in un certo modo ci ha “salvati” da una situazione difficile. La musica infatti suscita emozioni ed evoca ricordi permettendoci di evadere dalla realtà circostante assumendo la veste di una vera e propria cura per l’anima. Possiamo associare la musica ad una terapia che si fa spazio nel cuore delle persone riuscendo a ricucire ferite e colmare quel senso di vuoto che, a volte, può lasciare una persona che va via, un obiettivo fallito, un desiderio non realizzato e uno sbaglio commesso.
Parliamo quindi di musicoterapia ovvero il trattamento che tramite la musica interviene a sanare condizioni patologiche, parafisiologiche e supporta il trattamento della depressione. L’efficacia del mezzo musicale è stata ampiamente riconosciuta: si è potuto osservare come il trattamento musicoterapeutico comporti una riduzione dei sintomi persistenti del paziente depresso e migliori la qualità di vita dello stesso quando associato ad un trattamento di psicoterapia.
Molti sono i cantanti che hanno scritto testi riguardanti l’argomento, a mio avviso quello che però lo rappresenta meglio è un brano dei Simple Plan ovvero “This song saved my life” tradotto in italiano con “Questa canzone mi ha salvato la vita”. La canzone fu pensata, scritta e dedicata a tutti coloro che seguono il gruppo. L’idea di comporre il brano nacque dopo che la band ricevette migliaia di lettere ed e-mail da parte dei loro fan: il contenuto delle lettere rivela come la loro musica avrebbe salvato molti di loro da situazioni difficili. Dopo questo episodio i Simple Plan mentre stavano scrivendo il loro nuovo album decisero di chiedere ai loro fan tramite il social network Twitter di raccontare le loro storie. Leggendo le strofe del testo allora possiamo scoprire la presenza di vere e proprie lettere che raccontano come in alcuni casi possa bastare anche una semplice canzone per tirare su l’animo e ripartire da zero.
Spostiamoci ad un altra band: I Blink-182 che con la canzone “Adam’s song” trattarono il tema del suicidio. Questo pezzo infatti non era altro che una lettera scritta da un loro fan nella quale raccontava di non avere più la forza per andare avanti e trovava consolazione dicendo che nessuno lo avrebbe ricordato. Nell’ultima parte però la band decise di lasciare un messaggio di speranza per tutti quelli che combattono una battaglia simile: i Blink-182 scrissero infatti “il domani riserva giorni migliori dove potersi sentire vivi”.
In conclusione il consiglio che voglio dare ai miei lettori è quello di trovare un brano capace di sollevare il morale già dalle note iniziali poiché associato ad altri elementi potrebbe davvero salvarci la vita.
Articolo a cura di Martina Nardoni