MOBILITAZIONE NAZIONALE DEI SINDACATI CONFEDERALI, SABATO 20 MAGGIO LA CISL DI LATINA SCENDE IN PIAZZA A NAPOLI “PER UNA NUOVA STAGIONE DEL LAVORO E DEI DIRITTI”. IL SEGRETARIO CECERE: «IL GOVERNO DEVE ASCOLTARE LE RAGIONI DEI LAVORATORI»
In occasione della mobilitazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil, sabato 20 maggio una folta delegazione della Cisl di Latina scenderà in piazza a Napoli per partecipare alla manifestazione dei sindacati confederali “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti” e sostenere il confronto con il Governo da parte del Sindacato.
«Da settimane stiamo effettuando decine di assemblee nelle fabbriche e nelle aziende per spiegare ai lavoratori i motivi della mobilitazione» ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl pontina Roberto Cecere: «Il Governo deve confrontarsi con Cgil, Cisl e Uil sui grandi temi quali le pensioni, il fisco, la sanità, ma anche tante altre questioni aperte che attendono soluzioni da ormai troppo tempo. Per questo motivo il prossimo sabato, dopo le grandi manifestazioni di Bologna e Milano, scenderemo in piazza a Napoli insieme al Segretario Generale Luigi Sbarra, al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociale e occupazionali, oltre a concreti risultati in maniera di aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, un mercato inclusivo per dire no alla precarietà, ma anche per mettere un freno a morti e infortuni sul lavoro. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, ma soprattutto portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al fenomeno del caporalato, come la Cisl pontina è impegnata ormai da anni a fare».
«Vogliamo coniugare il cambiamento del Paese e dell’Europa con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne che in questi anni, anche a causa della pandemia e della guerra, sono invece peggiorate» ha concluso Cecere: «Il Governo deve ascoltare le ragioni dei lavoratori, riallacciando il filo del dialogo: non accetteremo compromessi al ribasso. Come ben asserito dal Segretario Sbarra, infatti, senza il coinvolgimento delle parti sociali, senza l’apporto responsabile del sindacato confederale e delle sue categorie, non si va da nessuna parte: scendiamo in piazza e facciamo sentire la nostra voce».