insideout: il nuovo singolo di Rob Bellusci
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Rob Bellusci in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “insideout”.
–Da dove vieni e com’è iniziata la tua passione per la musica?
Vengo da un paesino che si chiama Senise, in Basilicata. La mia passione per la musica nasce quando avevo più o meno 5/6 anni, ricordo che comprai con mia mamma un pacco di figurine di Yu-Gi-Oh! e all’interno c’era il Re Musicista. Quando vidi questa figura con la cresta, piena di tatuaggi e la chitarra pensai subito che volevo diventare così da grande. Successivamente iniziai a spulciare tra i CD di mio fratello (tra cui il Greatest Hitsdei Blink) e da quel momento mi sono innamorato del pop-punk e della musica.
–Hai mai suonato dal vivo? Se si, cosa ti manca di più dei live?
Si, ho già fatto dei live. Prima del mio progetto solista suonavo in una band che si chiamava “”, è la band che mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza perché ho iniziato a 13 anni e ho finito il mio percorso con loro a 19. Dei live mi manca l’energia, quell’ansia che ti sale prima di suonare, il dolo quando stai a contatto con i gruppi con cui condividi il palco. Non suono da 4 anni e non vedo l’ora di riprendere!
–Qual è il genere musicale che ti ha fatto prendere in mano una chitarra per la prima volta?
Il pop-punk senza ombra di dubbio. Da piccolo apprezzavo molto i Good Charlotte e i Blink e poi ho iniziato a informarmi meglio sul genere. Mio fratello mi fece vedere su MTV i Blink e mi disse “guarda questi pazzi!” e quella è stata una conferma sulla persona che volevo diventare da grande, avevo trovato finalmente il mio essere.
-“insideout” è il tuo nuovo singolo. Parla di un’amorefinito con un pizzico di nostalgia e rimorsi. Cosa vuoi trasmettere con questo pezzo?
Insideout parla di me, è un pezzo che ho scritto il giorno stesso in cui ho avuto una delusione amorosa. Lasciai il lavoro al nord Italia per tornare dalla mia ex ragazza e riconquistarla, ma le cose non andarono come speravo e quindi la canzone parla di tutte le sensazioni che ho provato in quei giorni. E’ un brano onesto e semplice, perché il mio obiettivo era quello di essere diretto al 100% e far capire quanto stessi male. Con le mie parole vorrei aiutare tutte quelle persone che, come me, sono cadute a terra dopo una delusione. Credo che l’empatia sia molto importante quando si sta passando un periodo buio, sapere che qualcun altro oltre te ha vissuto la tua stessa situazione può farti sentire molto meglio. Vorrei aiutare chiunque stia male grazie alla mia musica, perché tutti meritiamo di vivere bene e felici.
–Com’è stato girare un video musicale tutto tuo?
Girare il video in maniera autoprodotta, con il mio caro amico Domenico, è stato molto bello. Credo che ci sia un aspetto che gli artisti che sono sotto a un’etichetta non possono vedere, cioè quello di prestare attenzione a ogni singolo dettaglio dato che non c’è nessuno che lo farà al tuo posto. Questa è una cosa che ti soddisfa a pieno, vedere il proprio progetto crescere da zero e prendere forma col tempo grazie alle tue idee.
–Hai altre canzoni scritte e messe nel cassetto? Ce le farai ascoltare?
Si, ho altre canzoni e ho in mente di far uscire un EP. Al momento vorrei far uscire un altro singolo, poi si vedrà! Sono una persona che vive giorno per giorno quindi non ho idea di come prenderà forma il progetto, ma ho tantissimi nuovi pezzi scritti e registrati e non vedo l’ora di farveli ascoltare!
Intervista a cura di Martina Nardoni