Pomezia, svastiche e scritte antisemite davanti alla scuola
Scritte antisemite davanti a due scuole di Pomezia impegnate in alcune iniziative sulla Shoah. Prevista oggi pomeriggio una manifestazione davanti alle scuole per non dimenticare.
E’ unanime la condanna per le scritte antisemite apparse sui muri e sui marciapiedi di due scuole della cittadina a sud di Roma, l’istituto Largo Brodolini e il liceo Pascal. Un atto vandalico che ha lasciato basita la comunità, proprio a ridosso della giornata Internazionale della Memoria e nel giorno in cui l’istituto Brodolini aveva organizzato un incontro che vedeva come ospite Gabriele Sonnino, testimone di quella pagina buia della nostra storia.
Proprio in questo Istituto sono apparse scritte con una bomboletta spray nera “Anna Frank brucia”, con accanto una svastica, e poi “Parlateci delle foibe”. Mentre al Liceo Pascal è comparsa la scritta “Calpesta l’ebreo”. Gesti che non conoscono precedenti a Pomezia e su cui stanno indagando i carabinieri della locale compagnia.
Le reazioni
“Vergognoso quello che è successo a Pomezia, al liceo Pascal e all’Istituto di Largo Brodolini. Lo considero un attacco alla scuola e al suo ruolo educativo. Sono già in contatto con i dirigenti scolastici. Razzismo e antisemitismo non entreranno MAI a scuola”, è quanto dichiarato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, sul profilo twitter.
Un episodio “ancora più grave in quanto viola la sacralità di un luogo di istruzione. Scritte vili, segno di una violenza che diventa sempre più palese e arrogante. Non basta più una risposta solo culturale, serve intervenire per reprimere. Evidentemente bisogna accompagnare l’azione culturale
con un’azione investigativa e repressiva per isolare e colpire chi alza il livello della provocazione.
Non ci lasciamo intimidire, continueremo ad andare nelle scuole a tramandare la memoria”, ha commentato la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello.
E Anna Ascani, viceministro del Miur: “Non sottovalutiamo questi atti, come qualcuno vorrebbe. Dobbiamo rispondere con più forza. Perché chi ha fatto quelle scritte deve capire che dietro quell’odio ci sono vite distrutte”
Anche il primo cittadino di Pomezia,Adriano Zuccaia, commenta : è un atto vile ed è una vergogna che ferisce profondamente la nostra comunità ma soprattutto la memoria di chi ha vissuto un periodo nero della nostra storia. Il Sindaco di Pomezia rassicura che sono state effettuate tutte le azioni necessarie e che gli inquirenti sono già a lavoro per trovare i responsabili.
Articolo a cura di Marco Luppi