L’erasmus: sei mesi che cambiano una vita intera!
Esattamente un anno fa è iniziata la mia avventura, sei mesi lontana dalla mia famiglia in un paese distante 1.971,9 km da quella che chiamo casa.
Un’esperienza che mi ha formata e mi ha resa la donna che sono: sì, perché l’Erasmus non è solo divertimento, bella musica e bella gente. L’Erasmus è vita.
Quando ho scoperto di aver vinto la borsa di studio, non ho esitato neanche per un secondo e sono partita verso questa fantastica terra del sole e dei sorrisi. Arrivata all’aeroporto di Alicante ho preso un autobus che mi ha portata direttamente alla stazione degli autobus di Murcia e nonostante l’inverno ricordo il vento caldo che soffiava la prima notte. È una città di dimensioni piacevoli perché puoi fare ogni cosa a piedi, soltanto per arrivare al Campus Universitario di Espinardo è necessario prendere il Tranvia direzione Nueva Condomina oppure il Latbus numero 39.
Il centro della città si compone di diverse piccole strade nelle quali ci si può perdere facilmente ma una volta percorse più volte non sarà più necessario Google Maps. Le piazze principali nelle quali ci si ritrova con gli amici sono: Plaza Santo Domingo dove si possono mangiare dei buonissimi gelati o yogurt, Plaza De Las Flores per una caña (un bicchiere di birra a soli 1,50€!) e Plaza del Cardenal Belluga dove si può mangiare una pizza ai piedi della Cattedrale. Diversi sono i posti in cui si può andare per conoscere altri studenti soprattutto grazie ai numerosi festeggiamenti che ci sono durante tutto l’anno. Si può assistere a manifestazioni di ogni tipo: mercati medievali, spettacoli per la città, concerti e durante le vacanze di Pasqua si svolgono il Bando de la Huerta e le feste di Primavera con l’Entierro della Sardina.
Finita la Pasqua arriva subito l’estate e fortunatamente il mare è facilmente raggiungibile grazie al servizio autobus della città. Le mete balneari preferite sono Los Alcázares, San Javier, La Manga del Mar Menor, Mazarrón e Cartagena. Già solo nominando questi luoghi mi ritrovo lì, con il mare di fronte a me, il vento fra i capelli, l’odore di Paparajotes nell’aria e il calore della gente che ti circonda.
Non dimenticherò mai le lunghe passeggiate, la paella gustata al sole, il mare d’inverno, i botellones nell’appartamento con terrazza, gli smoothie a 2 euro e 50 in Plaza Circular a qualsiasi ora, i tramonti visti dal fiume, le serate ad ammirare la cattedrale, i vestiti a pois, i ventagli, le risate con i miei amici provenienti da ogni parte del mondo e mi domando se un giorno li rivedrò.
Ecco cosa è stato l’Erasmus a Murcia per me: un’estate iniziata a gennaio, una di quelle estati che non scorderai mai per il resto della tua vita.
Articolo a cura di Martina Nardoni