Effetto Covid sugli affitti: a fine 2020 drastico calo in tutta Italia
Il mercato degli affitti arranca, esposto all’andamento della pandemia globale che aveva fatto sperare nei mesi estivi in una rapida uscita dall’emergenza sanitaria salvo poi tornare ad inasprirsi nel mese di ottobre.
Se da un lato, infatti, la didattica a distanza e lo smartworking hanno ridotto la domanda di alloggi in affitto da parte di studenti e lavoratori, dall’altro la riduzione delle entrate ha spinto single e famiglie già titolari di un contratto di locazione a richiedere una riduzione del canone.
Ma a dare la stoccata finale al comparto e quindi a causare il crollo dei canoni d’affitto è stato l’effetto combinato tra gli sconti applicati dai proprietari e la conversione del settore degli affitti turistici a breve termine in soluzioni di tipo abitativo a medio lungo termine.
I valori nelle principali città
Il calo dei canoni non sembra aver risparmiato nessuna delle più grandi città italiane, come conferma una ricerca condotta tra ottobre 2019 e dicembre 2020 dalla società HousingAnywhere su 125.776 annunci immobiliari disponibili sulla sua piattaforma specializzata in affitti.
Negli ultimi tre mesi del 2020 è stata Torino ad aver registrato il calo dei prezzi degli affitti più significativo rispetto all’anno precedente: la percentuale è dell’11,7% per le stanze singole che registrano un canone mensile medio di 386 euro, del 7,2% per i monolocali, e un canone di 646 euro, e dell’8,7% per i bilocali, e un canone di 805 euro.
Milano si posiziona al secondo posto. Rispetto all’ultimo trimestre del 2019, i prezzi per le stanze singolehanno registrato un calo dell’11,1%, per un canone medio mensile di 570 euro, i monolocali sono scesi del-3,1% (canone mensile di 878 euro) e i bilocali del 3,4% (canone mensile 1,140 euro).
Non se la cavano meglio nemmeno Roma e Firenze. Nella Capitale si è registrato una diminuzione dei prezzi del 9,1% per le stanze singole, del 6,3% per i monolocali e dello 0,4% per i bilocali(rispettivamente 536 euro, 786 euro e 1,110 euro), mentre a Firenze i canoni per le stanze singole sono scesi del 6,6%, per i monolocali del 5,3% e per i bilocali del 5% (per un costo rispettivo di 430 euro, 656 euro e 936 euro).
Nuovo rimbalzo dei canoni, ma solo dopo il vaccino
Nonostante l’attuale situazione, chi intende investire a lungo termine sul mattone, anche facendo ricorso ad un mutuo dato il perdurare di una situazione caratterizzata da bassi tassi di interesse, potrebbe beneficiare di un effetto “rimbalzo”.
Secondo l’analisi di HousingAnywhere, infatti, la situazione potrebbe velocemente cambiare una volta che i vaccini saranno disponibili su larga scala. La prevista ripresa del mercato degli affitti potrebbe persino far riemergere il problema della carenza di alloggi per studenti e quindi spingere nuovamente i canoni verso l’alto.
L’Italia potrebbe beneficiare inoltre di un effetto Brexit: data l’impennata dei costi richiesti per poter accedere agli atenei del Regno Unito, molti studenti potrebbero orientarsi verso altre soluzioni più convenienti disponibili presso Università europee e premiare così diverse città italiane con un nuovo flusso di studenti fuori sede.
Articolo a cura di Marco Luppi