INTERVISTA: Gabriele Catoni e il nuovo singolo “Kids”
Gabriele Catoni, il giovane ragazzo di Grosseto, riesce a catturare l’attenzione di tutti grazie alla sua voce magica e profonda. Il 20 gennaio è uscito il suo nuovo singolo “Kids” e noi abbiamo deciso di intervistarlo per conoscerlo meglio.
-A quanti anni hai iniziato a suonare e comporre pezzi tuoi?
Le mie prime esperienze in una band di inediti risalgono a quando avevo circa 16 anni e da quel momento non ho più smesso di scrivere. Ricordo con piacere quel periodo e sono felice del mio percorso, perché probabilmente quegli acerbi tentativi di composizione mi hanno dato delle solide basi e un metodo che in parte utilizzo ancora adesso.
-Chi sono gli artisti che ti hanno ispirato maggiormente?
Direi innanzitutto John Mayer. Oltre a conoscere i suoi dischi a memoria ammiro la sua capacità di intrattenere il pubblico su più livelli, creare sovrastrutture che oltrepassano l’aspetto puramente musicale e far divertire. In più ha una libertà e spontaneità di espressione con la voce e sullo strumento che invidio tantissimo. Per una questione più intima invece sono stato ispirato molto da Ben Howard, un cantautore inglese che non ha mai smesso di sperimentare. Perderei ore a descrivere quello che provo quando ascolto i suoi pezzi, dirò soltanto che mi ha insegnato a non sottovalutare mai un uomo e la sua musica.
-Il 20 gennaio è uscito “Kids”, il tuo nuovo singolo. Di cosa parla?
Kids è il mio sesto singolo in studio, il primo di una lunga serie che vedrà la luce lungo il 2021. Con questa canzone mi sono lasciato influenzare dal mio background pop punk/emo dei primi anni 2000 e ho unito a sonorità più elettroniche e moderne, una soluzione già sentita negli ultimi anni ma che ho voluto interpretare a modo mio. Il pezzo parla di relazioni distaccate e fredde che nel tempo regalano più sentimento di quanto si immagini, una mia personale interpretazione dei rapporti umani che necessitano di pazienza e in cui non si dovrebbero mai bruciare le tappe.
-Qual è la canzone che hai scritto a cui sei più legato?
“Light On The Hill”, non solo perché è stato il mio primo singolo ma anche perché cerco sempre di scrivere con la stessa spontaneità di quando la componevo. In più la canzone parla del viaggio che mi ha condotto fino a quel momento e di come la musica mi sia sempre stata accanto, servendomi come un rifugio sicuro in cui tornare nei momenti bui.
-Dove possiamo ascoltare i tuoi brani?
Le mie canzoni sono disponibili su tutti i digital stores(Spotify, Apple Music, Deezer ecc…), ma credo tantissimo nella forza delle immagini che accompagnano la musica quindi se volete una visione più completa vi consiglio di cercare i miei video su Youtube.
-Che progetti hai per il futuro?
Collegandomi alla domanda precedente, spero vivamente che potrete ascoltare presto la mia musica anche dal vivo. Purtroppo una buona parte dei miei progetti sono in fase di stallo per la situazione limitante in cui ci troviamo, mi piacerebbe tantissimo mettere su una band e portare i miei pezzi live in giro per l’Italia ma tutto questo dovrà aspettare. Per il resto ho in programma tanta musica nuova, nella seconda metà del 2020 non ho mai smesso di scrivere e registrare quindi ho tanto materiale da far uscire. Grazie infinite per questo spazio e in bocca al lupo per tutti i vostri progetti!
Intervista a cura di Martina Nardoni